Profilo Instagram personale pubblico o privato?
La scelta cruciale ancora prima di iniziare
Profilo instagram pubblico o privato? La Decisione è Tua!
Quale tipo scegliere per il tuo Profilo instagram pubblico o privato? Ma soprattutto quante tipologie di account esistono?
Prima di immergerti completamente in questo universo, c’è una decisione importante da prendere: dovresti optare per un profilo instagram personale pubblico o privato? È come scegliere il destino del tuo regno digitale, quindi mettiti comodo e scopri quale strada fa al caso tuo!
Sei sicuro di conoscere tutti i pro e i contro di ognuno di essi? E soprattutto sei veramente certo che l’account business sia quello migliore per lavorare?
Seguimi…
Nel mio corso “Ho messo a nudo Instagram” parto proprio da qui e dal motivo per cui la scelta più ovvia non sia sempre la più giusta.
Su Instagram, lo sappiamo tutti, esistono 3 tipologie di profilo:
- PERSONALE: il profilo standard che Instagram propone di default.
- AZIENDALE: adatto in linea di massima per business fisici.
- CREATOR : introdotto solo nel 2019.
Tra Profilo instagram pubblico o privato, oggi voglio parlarti principalmente dell’account personale.
Io per prima ho utilizzato per anni questa tipologia di profilo, anche perchè quando ho iniziato a lavorare su Instagram ancora non esisteva l’indicizzazione come Content Creator.
Se non hai particolari obiettivi e vuoi condividere, ogni tanto delle belle foto, il profilo personale è di certo il più adatto, ma questo non significa che tutti gli account personali siano profili non professionali.
Seguimi bene perchè quello che ti stò per rivelare cambierà la tua idea di categorizzazione del profilo.
Pubblicità nel profilo personale?
Non sta scritto da nessuna parte che un profilo personale non possa inserire pubblicità nei propri contenuti; i recenti aggiornamenti in termini legali con l’obbligo da parte degli utenti di dichiarare tramite # se i contenuti condivisi sono pubblicità o pensieri personali purtroppo lascia il tempo che trova.
E’ vero infatti che ogni contenuto pubblicitario o affiliato dovrebbe essere dichiarato, ma è anche vero che, soprattutto tra i nano influencers, queste regole si perdono per strada.
Pubblicizzare un prodotto senza comunicare la natura del contenuto è perseguibile. Si apre il mondo della pubblicità occulta (che non è il mio settore) ma è indispensabile che tu sappia che è un reato, anche online: ogni volta che un influencer veicola un contenuto pubblicitario, deve obbligatoriamente segnalarlo. [In base all’Articolo 2 del decreto Legislativo 145/2007 (vedi Gazzetta Ufficiale), ]
Ma torniamo a noi.
Il mondo online è una giungla e tantissimi sono profili che violano questa semplicissima regola… ecco perchè la distinzione tra account personale e account aziendale lascia molto il tempo che trova.
Non è detto che un account personale possa in un futuro cambiare strada. Ecco perchè vedi quotidianamente profili personali ottimizzati.
C’è un aspetto del profilo personale che mi ha sempre affascinato e, come ti ho detto, porterà anche te a farti tantissime domande.
Esistono milioni di libri, eppure gli scrittori non smettono di scriverne altri!
Questo già ti dovrebbe fare capire che anche se siamo bombardati da contenuti online, c’è ancora chi riesce a vincere ed emergere. È vero che siamo in un periodo di “content overload”, ma questo non significa che siamo arrivati alla saturazione.
Instagram non è una piattaforma satura, è una piattaforma piena; questo è un concetto ben diverso!
Significa infatti che per ottenere visibilità devi dare qualcosa in cambio.
Questo qualcosa è il valore; la qualità.
Spero di averti dato un pò di carica per creare nuovi contenuti inediti, ma prima di salutarti mi sento in dovere di raccontarti di un caso studio che ho analizzato in uno dei miei corsi:
il profilo di @muradosman.
Siamo nel 2012, mentre i travel blogger cercavano di emergere e si facevano la guerra tra scatti tutti uguali e itinerari talmente simili da aver trasformato Instagram nell’agenzia viaggio più competitiva al mondo, un certo Murad Osman ha sbancato il lunario.
Come?
Con uno scatto originale, ma alla portata di tutti.
Murad e la sua compagna viaggiavano negli stessi luoghi dove andavano tutti i presunti travelblogger, ma diedero al proprio pubblico qualcosa di originale: una posa tutta nuova e per la prima volta: facilmente replicabile anche dai non professionisti.
L’idea è quella della foto della ragazza che prende per mano il fotografo (che non si vede) e del trend #followme che a quel tempo era qualcosa di unico.
Un’idea che lo portò a raggiungere 3,5 M di Followers in qualche settimana .
Ancora oggi, a distanza di anni, la foto della ragazza, che tiene per mano la persona che scatta con dietro i paesaggi più noti al mondo, viene copiata e riproposta.
Ti avviso che ora non avrai nessun successo copiandola. Ormai è un’idea già vista, già usata, un’idea satura, ma che anni fa ha stravolto l’intera piattaforma per la sua rivoluzione: per la prima volta in primo piano c’era una mano e non un fisico.
Oggi cercare di ricreare un trend così famoso ti farà vincere solo la “guerra per l’anonimato”.
Eppure al suo tempo ha stravolto l’intera piattaforma.
Se ci pensi non è un’idea così impraticabile, è geniale sì, ma proprio per la sua semplicità.
Il mio consiglio è quello di spingere sempre la creatività al limite, senza però creare contenuti troppo complessi.
Ricordati che i contenuti più efficaci sono sempre quelli più facilmente replicabili.
Tieni a mente queste parole nei tuoi prossimi contenuti e se ti va mostrameli con un tag del nostro profilo @hdemiadigitale. 😁
Non vedo l’ora di scoprire fino a che punto hai elevato la tua creatività, dimostrami che in fin dei conti è proprio vero che Tutti possono fare comunicazione, se sanno come farla.
Digitally yours
☀️ Sara ☀️
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